giovedì 15 maggio 2014

WhatsApp: emozioni in diretta

Noi, sorelle degli anni ‘50

Noi che gli altri non sanno cosa si sono persi.
Noi che ci inventavamo la febbre durante la Fiera di Milano per vedere il film del mattino.
Noi che non dovevamo neppure chiedere di uscire per non mettere il papà nella condizione di dire di no.
Noi che ci ubriacavamo con il rosolio mentre giocavamo alle signore.
Noi che: non sono Rita, sono l'anima di Rita! E vi facevo paura.
Noi che andavi a scuola solo accompagnata dalla sorella maggiore, che s’inventava un malore per giustificare il ritardo. Perché a scuola non ci volevi andare.
Noi che avevamo il telefono in duplex col vicino che era sempre occupato….e dovevamo telefonare al moroso.

Noi che quel telefono a muro con la cornetta che era spesso penzolante. E se seguivi il filo, alla base trovavi la mamma svenuta.
Noi che dal balcone facevamo le sentinelle per proteggere un incontro d’amore clandestino.
Noi che METTETEVI LE PATTINE!
Noi che giocavamo col brodo di liquirizie.
Noi che la liquirizia la succhiavamo con il limone.
Noi che la inzuppavamo nella farina di castagne.
Noi che golia colorata, nera, colorata, nera , colorata...un schiacciata e via in bocca!
Noi che puntualmente rubate al papà, con qualcuna che faceva da palo.
Noi che quello spione dello zio Pasquale. Chi lo pagava?
Noi che i nostri confini erano disegnati con le mollette da bucato…e non invadere casa mia!
Noi che di quelle mollette dividevamo i legnetti, li accendevamo e per gioco ce li fumavamo pure.
Noi che il gatto era la nostra bambola da vestire.
Noi che ci lavavamo a pezzi.
Noi che facevamo il bagno nella vasca una volta alla settimana ma insieme, nella stessa acqua.
Noi che se fai la pipì, non tirare lo scarico perché tanto è acqua.
Noi che dai nonni, i fogli di giornale erano la carta igienica
Noi che il fidanzato immaginario si chiamava UNBELLARIADINOTTE.
Noi che i nostri fidanzati erano disegnati sulle pareti della cameretta.
Noi che la casa era sempre piena di amici perché non potevamo uscire.
Noi che ora mi sto commuovendo.
Noi che il cioccolatino trovato sul comò ogni mattina.
Noi che ogni tanto quello della mamma spariva ed io l'avevo mangiato.
Noi che la minigonna la mettevamo sulle scale se no erano botte della madonna.
Noi che sento l'odore dell‘albero di natale vero in corridoio e le palline di vetro che cadevano e si rompevano …che nostalgia!
Noi che essere grande voleva dire mettere i regali sotto l'albero per le tue sorelle insieme a mamma e papà.
Noi che se vuoi bene a qualcuno devi dirmi chi è...e se non mi piace niente da fare.
Noi che abbiamo pianto tanto ma riso di più.
Noi che tutto questo ci ha reso quelle che siamo: NOI.
Noi che SPLENDIDE DONNE, MADRI SPECIALI.
Noi che sono più splendida donna ora di quando ero un cesso con gli occhiali
Noi che però ho avuto sempre bei ragazzi! Non sei bella e sfrutti le altre qualità.
Noi che… i miei erano sempre brutti, perché?
Noi che si sa, tu eri fighetta.
Noi che la tecnologia ancora non ci è entrata in testa.
Noi che scriviamo un libro a quattro mani intrecciando le vite?
Noi che potremmo fare un film.
Noi che qualche volta i film li abbiamo fatti.
Noi che guarda ora che bei figli che abbiamo.
Noi che… noi conosciamo l'italiano e loro l'inglese.
Noi che i figli li abbiamo forse viziati.
Noi che senza il forse, ma va bene così
Noi che qualcuna copi queste frasi, le voglio tenere. Sono i ricordi di una vita. Anzi la Vita.
Noi che stiamo ridendo a crepapelle.

Noi che vi amo, sorelle mie!

1 commento:

  1. Gulp !!!
    Come disse Filumena Marturano (Sofia Loren) al suo Domenico Soriano (Marcello Mastroianni) alla fine del film tradotto dal capolavoro di Eduardo De Filippo : " Dummì...sto chiagnenn...e com'é bell chiagner de gioia ! "
    GRAZIE.....

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