Sacramento o contratto civile che lo si voglia
considerare, il Matrimonio è quel passo della nostra vita che ci può far salire
negli spazi siderali o sprofondare negli inferi più bui. Nasce dal nostro
bisogno di completezza, di unione degli opposti, dal nostro desiderio di
donarci vicendevolmente per sentirci Uno. E’ la ratio sulla quale poggia l’istinto di conservazione della specie.
Appartenenza e possesso sono però il terreno su cui troppo spesso affonda le
sue radici, una terra sterile che, se non sarà rivoltata e innaffiata con
impegno e qualche volta fatica, non diventerà mai una pianta rigogliosa di
fiori e frutti ma comprometterà per sempre la sua stessa esistenza. E questo lo
sanno tutti coloro che, almeno una volta nella vita, hanno detto il fatidico
“sì”.
Eppure non è esperienza che si può trasmettere.
Ciascuno, che si appresti al matrimonio, dovrà da solo scoprire, al di là
dell’innamoramento iniziale, quanto sia impossibile conoscere l’altro se non si
conosce se stessi e quanto sia difficile amarlo incondizionatamente se non si
sa amare noi stessi.
L’Amore può tutto, è capace di tutto perché
contiene tutto, ma se siamo noi a volerlo contenere, se gli diamo dei limiti,
ci poniamo superbamente di fronte a una sfida impossibile, come racchiudere
l’Oceano in un bicchier d'acqua..
Nel giorno di San Valentino il mio augurio per
tutti voi è di comprendere e vivere le nozze alchemiche, il matrimonio sacro
che si celebra nel vostro Essere tra Animus e Anima, maschile e femminile che
si uniscono in un nuovo archetipo umano, l’androgino sacro, rivelatore della nostra
natura divina liberata. Solo questo lavoro su noi stessi sarà la fonte da
cui potrà scaturire quell’amore incondizionato che è garante delle unioni che
affondano le loro radici nell’eterno invisibile e manifestano i loro frutti
copiosi in questa realtà.
Buon San Valentino!
da Il Dono degli Dei e da Rita Valente Picardi
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